MUTINA PINK DRAGONS

LE “MUTINA PINK DRAGONS” SONO LA SQUADRA DELLE “DONNE IN ROSA” DELL’ASD CANOTTIERI MUTINA.

Come nasce Mutina Pink Dragons?

La loro avventura è iniziata nel 2017, tramite il progetto “In The Pink” (vedi alla pagina “In The Pink“), nato per volontà dell’intera Società sportiva, ed avviato grazie ad un finanziamento dell’associazione Susan Komen Italia onlus.

Una storia di rivalsa

L’obiettivo del progetto è quello di affiancare le donne operate di tumore al seno nel loro cammino riabilitativo, proponendo un’attività utile al recupero psico-fisico, in un gruppo in cui tutte le partecipanti sono “nella stessa barca”. Per questo le Mutina Pink Dragons sono attualmente un team misto, composto quindi da donne “pink”, cioè curate per tumore al seno, e da “supporter”, cioè donne non operate di tumore al seno, poiché ciascuna parte è importante e fondamentale per armonizzare e cementare lo spirito di squadra.

Il nostro impegno

Le Mutina Pink Dragons, iscritte all’International Breast Cancer Paddler’s Commission (IBCP), rientrano, come le altre 41 squadre italiane, in un movimento internazionale, diffuso in ogni parte del globo, che ogni quattro anni si riunisce per confrontarsi in un festival mondiale riservato solo a donne “pink”.

In qualità di ospiti osservatrici hanno pertanto partecipato all’IBCPC Dragon Boat Festival 2018, che costituisce un evento internazionale senza connotazioni di carattere agonistico. Per la prima volta tale evento ha avuto luogo in Europa, a Firenze sul fiume Arno al Parco delle Cascine.

A seguito dei numerosi contatti avuti durante queste meravigliose giornate, la squadra modenese ha dato avvio ad una serie di giornate di allenamento comune con altre squadre di donne in rosa ed alla partecipazione a diversi eventi in dragon boat sul territorio nazionale.

Come Partecipare?

Partner del progetto In The Pink sono l’associazione modenese per donne operate al seno “Ilcestodiciliege” e l’Associazione Angela Serra, come pure l’AMO (Associazione Malati Oncologici) di Carpi. Nell’arco degli anni sono stati ottenuti i patrocini di diverse istituzioni, quali i comuni di Modena e Campogalliano, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena e l’AUSL, ed instaurate proficue collaborazioni con i referenti di reparti afferenti al settore oncologico, in particolare con il professor Giovanni Tazzioli.

L’obiettivo del progetto è sempre stato quello di ampliare il numero delle partecipanti, perseguendone il benessere psicofisico: nel corso del tempo lo stare insieme “fianco a fianco sulla stessa barca” ha attivato importanti relazioni di mutuo-auto-aiuto, che si sono rivelate fondamentali per affrontare percorsi oncologici a volte particolarmente difficili.