PARACANOA

La Paracanoa è una disciplina sportiva accessibile a persone con varie disabilità fisiche, dalla paraplegia all’amputazione, alla spina bifida.

Come funziona?

I due tipi principali tipi di imbarcazione usati nella paracanoa sono il Kayak (K), che presenta una pagaia a doppia pala ed una canoa particolare, che prende il nome di Va’a (V), caratterizzata da un secondo scafo che funziona come un galleggiante di supporto. In quest’ultimo tipo di imbarcazione la pagaia presenta una pala unica ed ha un’impugnatura particolare a forma di T.

Sia il Kayak che la canoa Va’a hanno tre differenti classi di gara per le donne e gli uomini, a seconda della classificazione della menomazione dell’atleta: KL1, KL2 e KL3 per il kayak – VL1, VL2, VL3 per la va’a. A livello internazionale le gare si disputano sulla distanza dei 200 metri.

La disciplina della paracanoa ha avuto origine grazie alla International Canoe Federation (ICF) ed ha fatto il suo debutto nel panorama dei Giochi Paralimpici Estivi alle Paralimpiadi di Rio 2016.

Il nostro impegno

I Centri di Avviamento allo Sport Paralimpico (CASP) costituiscono lo strumento per mezzo del quale il Comitato Italiano Paralimpico (CIP) favorisce la costruzione di un processo educativo sportivo nelle persone con disabilità, allo scopo di produrre sia formazione ai valori paralimpici che emersione di giovani talenti.

Il CIP ha trovato i requisiti per la nomina di un CASP a Modena nella Società Canottieri Mutina, ulteriore riconoscimento per Modena nell’anno 2013, nel quale è stata nominata Città Europea dello Sport. Da anni infatti la nostra società lavora nel campo delle disabilità psico-motorie (vedi alla pagina Happy Kayak).

JULIET KAINE - L'ATLETA PARALIMPICA DELLA CANOTTIERI MUTINA

Tra gli aderenti al settore paracanoa della Canottieri Mutina si è subito messa in evidenza Juliet Kaine che, per le sue caratteristiche personali, sia fisiche che motivazionali, ha evidenziato forti potenzialità sportive.

Juliet Kaine nasce in Sierra Leone il 4 ottobre del 1983. Nel 1997 l’associazione umanitaria italiana “Papa Giovanni XXIII”, si prende carico di lei, in quanto gravemente colpita da una malattia invalidante. Così Juliet a 13 anni lascia il suo paese alla volta dell’Italia, dove viene accolta e curata; ma gli esiti della tubercolosi ossea che l’ha colpita la rendono invalida al punto di dover utilizzare una sedia a rotelle. Dopo le cure rimane in Italia e frequenta nel nostro paese tutti gli ordini scolastici fino al diploma di maturità artistica. Dal 2011 vive e lavora a Modena.

Juliet è un atleta polivalente e gareggia sia sulle brevi distanze di 250 e 500 metri, sia su quelle più lunghe di 1.000 mt e nel fondo 2.000 mt.

Partecipa e vince anche nelle gare di discesa fluviale (2 titoli italiani), che si svolgono comunque su acque con leggera corrente.

Il percorso che la Canottieri Mutina ha intrapreso con Juliet è stato possibile grazie alla presenza a Modena di Patrizia Bacco, tecnico della nazionale italiana di paracanoa per oltre 20 anni, che ha portato un contributo tecnico speciale a questa avventura. Fondamentale, inoltre, la forte volontà dei dirigenti della società che hanno una grande consapevolezza del valore sociale dello sport. E’ stato necessario anche acquistare 2 canoe specifiche.

Le caratteristiche e le vittorie (7 titoli italiani) di Juliet, l’hanno portata a diventare in breve tempo un’atleta di interesse nazionale ma mancava un pezzo fondamentale, la cittadinanza italiana, che nonostante la sua presenza sul suolo italiano da oltre 17 anni non era mai stata richiesta.

La Canottieri Mutina ha fatto sua anche questa sfida e in otto faticosi mesi di contatti e interpellanze, ma anche di aiuti di chi ha creduto in questo obiettivo, è riuscita a dare la possibilità a Juliet di diventare, per diritto, nostra concittadina.